Conti correnti esteri

Conti Correnti Esteri

Quesiti & Risposte

Manuele Mancini – Dottore Commercialista

  • Sono un pensionato ex ENPAM, residente fiscalmente in Italia, detengo un conto corrente  in Spagna con  una consistenza media nell’anno 2016 di euro 18.000, ho l’obbligo di dichiararlo in Italia e quale imposta devo pagare ?

 

In presenza di conto corrente estero, con espresso riferimento all’ art. 2 Legge 186/2014,  vi è l’obbligo del monitoraggio fiscale, pertanto Lei è obbligato a compilare il Quadro RW Modello Unico 2017 e versare l’ imposta sul valore delle attività finanziarie estere ( in sigla IVAFE ) nella misura fissa annua di Euro 34,20.

 

 

  • Ho effettuato un bonifico all’estero di Euro 10.000 su un conto deposito intestato a mio cugino, sono obbligato a dichiararlo nel Modello Unico 2017?

 

Poiché trattasi soltanto di movimento finanziario verso il conto corrente di un altro soggetto estero, il quadro RW Modello Unico 2017 non va compilato, in quanto Lei non detiene attività finanziarie estere, nella fattispecie non si rilevano.

 

  • Il 1 luglio 2016 ho acceso un conto corrente a Londra versando 50.000 euro sul conto  tramite bonifico bancario. Gli interessi sono stati direttamente accreditati sul conto corrente. Cosa dichiarare al fisco in Italia?

 

Lei è obbligato a segnalare il conto corrente detenuto a Londra in quanto la giacenza media nell’ anno 2017 è superiore ad euro 15.000, compilare il quadro RW Modello Unico 2017 e versare l’ imposta sul valore della attività finanziarie all’estero ( IVAFE) di Euro 20,00 , rapportata ai giorni di apertura del conto.

 

  • Studente universitario residente in Italia, detiene un conto corrente a Barcellona ( Spagna ) acceso il 01 marzo 2016 con giacenza media al 31 dicembre 2016 di euro 15.500. L’Ufficio Finanziario a cui mi sono rivolto per chiedere informazione in merito, non è stato sufficientemente chiaro.  Quale imposta devo versare, quali sono gli obblighi fiscali e se non dichiaro nulla cosa succede?

In osservanza all’ art.4 D.L. n. 167/1990, quale persona fisica titolare del conto corrente estero è tenuto al pagamento dell’imposta di natura patrimoniale, chiamata IVAFE, acronimo della parola imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all’estero.  L’IVAFE è dovuta in misura fissa di Euro 34,20  (art. 19 D.L. 201/2011) da rapportarsi ai giorni di possesso. E’ obbligato a compilare il quadro RW Modello Unico 2017, persone fisiche e liquidare la relativa imposta di Euro 28,50 tramite compilazione della modello F/24. La compilazione del predetto quadro RW, ha una duplice funzione, quella di liquidare l’imposta e assolvere all’obbligo del monitoraggio fiscale, ovverosia di comunicare i dati relativi al conto estero. Qualora il predetto Quadro RW non venisse compilato e l’ Agenzia delle Entrate è in condizione di rilevare tale omissione sulla base del cosiddetto “ Common Reporting Standard ( CRS ) elaborati a livello OCSE e condiviso da oltre 100 Paesi nel mondo, verrà applicata una sanzione ammnistrativa nella misura minima del 3%, massima del 15%, da calcolarsi su Euro 15.500.

  • Sono uno studente universitario residente in Italia, per motivi di studio nel 2016 ho acceso un conto corrente a Londra, versando la somma di Euro 4.500. Al 31 dicembre 2016 il saldo del conto corrente a seguito prelievi è di 3.200 euro. Ho l’obbligo di segnalarlo in Italia?

 

I conti correnti detenuti all’ estero vanno comunicati al fisco italiano, se il valore medio nell’anno 2016 è superiore ad Euro 15.000, poiché la sua giacenza media è inferiore ad Euro 5.000 l’imposta IVAFE non è dovuta e non deve comunicare nulla.

 

  • Ho acquistato il 1 ottobre 2016 obbligazioni estere per un valore 135.000 euro, cosa dichiarare pagare ai fini fiscali?

 

Con riferimento al provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 5 giugno 2012, l’imposta IVAE si applica su tutte le attività finanziarie detenute all’estero, obbligazioni e titoli similari. L’ imposta sulle attività finanziarie estere ( IVAFE ) viene conteggiata sul valore di mercato delle obbligazioni possedute alla data del 31 dicembre di ogni anno. L’IVAFE dovuta per l’anno 2016 è pari a 68 euro; il 2 per mille sul valore delle obbligazioni, rapportata a 92 gg. di possesso.

 

  • Sono residente in Rimini, detengo in comproprietà con mia sorella un conto corrente in San Marino, con saldo iniziale al 1° gennaio 2016 di euro 85.000 e finale al 31 dicembre 2016 di 92000 euro. Il valore della giacenza media sul conto corrente è di Euro 89.000. Come comportarmi fiscalmente e quali imposte versare?

 

Entrami i cointestatari del conto corrente, devono indicare in quote paritetiche il loro possesso, devono compilare il quadro RW Modello Unico 2017 e pagare ciascuno l’ imposta sulle attività finanziarie estere di Euro 17,00.

 

  • Sono contribuente residente in Italia, e posso prelevare sul conto corrente dei miei genitori, aperto il 12 maggio 2016 a Parigi, con saldo al 31 dicembre 2016 di 48.000 euro. Quali sono i mie obblighi fiscali? E se non dichiaro nulla vengo sanzionato?

 

Il contribuente è obbligato alla compilazione il quadro RW modello Unico 2017, indicando il saldo di 48.500 euro nonché i codici fiscali dei genitori, che a loro volta dovranno provvedere alla compilazione del quadro RW Modello Unico 2016. L’ imposta sulle attività finanziarie estere di Euro 34,00 dovrà essere pagata soltanto dai genitori titolari del conto corrente e non dal figlio quale delegato.  La mancata compilazione quadro RW Modello Unico 2017 ha un duplice risvolto sanzionatorio. A tale omissione si applica il regime sanzionatorio previsto dall’art. 9 Legge n. 97/2013, che ha così differenziato le sanzioni:

– Euro 258 in caso di presentazione tardiva del quadro RW, ma entro  i 90 gg. dal termine di scadenza;

  • – dal 3% al 15%  di quanto non dichiarato e detenuto sul conto corrente in Francia, Paese non incluso nella Black list.

Se avete bisogno di consulenza contatta lo studio al servizio di consulenza on line.

 

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Studio Mancini Ditta Individuale, Società Cooperativa, S.r.L

Aprire una Ditta individuale, una S.r.l. o una Società Cooperativa, quale scegliere ?

Uno dei compiti, essenziali di un imprenditore è quello di decidere. Trattasi di decisione molto importante poiché dalla scelta dipenderanno molti degli aspetti della vita dell’impresa, a partire dal sistema di costituzione fino ad arrivare al regime fiscale e a quello amministrativo. Dopo avere valutato con attenzione le opzioni di seguito mostrate è importante che prendiate una decisione.

Ditta individuale

Vantaggi Ditta Individuale

• Non occorre un capitale minimo per iniziare l’attività;
• E’ la forma giuridica più semplice ed economica, rientrano fra le ditte individuali le attività svolte da artigiani e commercianti;
• L’attività può essere più flessibile e puoi prendere le decisioni in modo rapido;
• La procedura di costituzione è semplice e gli adempimenti fiscali sono meno complessi;
• Regime fiscale semplificato e/o agevolato.

Svantaggi Ditta Individuale

• Responsabilità personale verso i creditori ( banche ), e terzi è illimitata anche con beni personali ;
• In caso di reddito alto la tassazione cresce proporzionalmente;
• Gli utili annuali alti vengono tassati con aliquota IRPEF massima del 43%, ( minima del 23%).

Società a responsabilità limitata

Vantaggi SRL Società a Responsabilità Limitata

• Quando il fatturato inizia a crescere, si ha il vantaggio delle tasse un’aliquota fissa del 27,50% ( a decorrere dal 2017 l’ imposta IRES sarà del 24%),
• E’ possibile costituire una s.r.l.s. ( società a responsabilità limitata semplificata ) con capitale sociale posizionato al di sotto di Euro 10.000 e pari almeno ad 1 Euro;
• Il capitale sociale non viene versato in banca ma nelle mani di coloro che vengono nominati amministratori della s.r.l.s.;
• Nel caso si è costretti a fallire, si ha una completa separazione tra il patrimonio personale da quello societario;
• Se la società subisce un accertamento, la stessa pagherà solo con il proprio capitale, Equitalia non potrà mai bussare alla porta di casa;
• La s.r.l. ti protegge dalle banche ( è vero solo se non sei stato così insensato da firmare qualsiasi documento ti abbia messo sotto al naso la banca, magari senza nemmeno leggerlo);
• La s.r.l. può essere anche unipersonale ( un solo socio), ottima alternativa alla ditta individuale.

Svantaggi Società a Responsabilità Limitata

• E’ necessario per la costituzione di una s.r.l. sottoscrivere un capitale minimo di
almeno di 10.000 euro; l’attività può essere meno flessibile ed i soci decidono a maggioranza;
• Il regime fiscale obbligatorio e quello ordinario a prescindere dai ricavi realizzati.

Società Cooperativa

Vantaggi
• La Cooperativa deve essere costituita da un minimo di 3 soci, senza un Capitale Sociale prefissato;
• I Soci che intendono fondare una Cooperativa devono alla presenza di un notaio, redigere un atto costitutivo e statuto sociale, il quale disciplina lo scopo, l’oggetto sociale e il funzionamento;
• La quota minima da sottoscrivere dal singolo socio è di 25 Euro;
• L’unico capitale di rischio è rappresentato dalla sola quota sottoscritta;
Nella Cooperativa a mutualità prevalente ( es. di produzione e lavoro ) l’utile tassabile è del 40%. La restante quota di utili netti pari al 60%, non concorre a formare il reddito imponibile. L’ imposta IRES per l’anno 2016 è del 11,00% ( a decorrere dal 2017 l’ imposta passerà al 9,60%);
• Inapplicabilità degli Studi di Settore alle società cooperative;
• I ristorni ( ovvero gli utili ) distribuiti ai soci, sono costi deducibili per la Società Cooperativa;
• Nel caso in cui le cose si mettono male, risponde la sola Cooperativa con il proprio patrimonio;

Svantaggi
• Non si rilevano particolari svantaggi. I rapporti di forza all’interno della Cooperativa non sono predefiniti ma si delineano nell’assemblea in maniera democratica, tenendo conto che i soci hanno un solo voto pro-capite;
• Il regime fiscale obbligatorio e quello ordinario a prescindere dai ricavi realizzati.

S o l u z i o n e

Per il successo e la sopravvivenza di un‘impresa, occorre effettuare una scelta accurata, valutando attentamente le basi di partenza e quelle che sono le possibilità di espansione. Lo Studio resta a Vs. disposizione al fine di suggerirVi in modo chiaro e conveniente la soluzione più idonea.

RICHIEDI UNA CONSULENZA ORA ti aiuterà ad effettuare la tua scelta migliore.

Distinti saluti

Dott. Ennio Mancini

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