La lotta all’evasione fiscale è una delle priorità che si è posto il Governo appena formato, l’obiettivo è quello di scovare gli evasori fiscali, coloro che non dichiarano tutti i redditi percepiti, servendosi del cosiddetto Risparmiometro, strumento alquanto potente ed incisivo che permetterà di verificare se i risparmi accumulati in un anno sono coerenti con i redditi dichiarati, avvalendosi dei database dell’Agenzia delle Entrate, Guardia di Finanza e Agenzia della Riscossione. I controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate scatteranno nel momento in cui si verificherà uno scarto superiore al 20% tra il reddito dichiarato e quello determinato dalla differenza tra entrate ed uscite sul conto corrente.
Verranno prese in considerazione tutte le informazioni che le banche ed altri intermediari finanziari metteranno periodicamente a disposizione del fisco:
- l’apertura e l’esistenza di un qualsiasi conto;
- il saldo iniziale al 1° gennaio e saldo finale al 31° dicembre;
- le movimentazioni in entrata e uscita per ogni tipologia di conto;
- la giacenza media annua dei conti corrente bancari, postali e conti assimilati.
Una volta scovate delle anomalie o indizi di evasione, i dati dei contribuenti selezionati verranno incrociati con i dati contenuti nel database dell’Anagrafe Tributaria, ed il risultato ottenuto sarà una lista selettiva di possibili evasori. Tale lista verrà trasmessa all’Agenzia delle Entrate, la quale procederà ad avviare un contraddittorio con i contribuenti, che in questa prima fase potranno “difendersi” giustificando le anomalie riscontrate qualora siano in possesso di tutta la documentazione necessaria.
In caso contrario, partirà un accertamento vero e proprio da parte dell’Agenzia delle Entrate. Sarà quindi necessario che tutti i contribuenti al fine di evitare spiacevoli inconvenienti si attrezzino per conservare traccia di tutte le movimentazione finanziarie poste in essere.
Dott. Ennio Mancini, Commercialista, Consulente del lavoro,
Revisore Legale dei Conti, con Studio in Sora e Monte San Giov. Campano
(Articolo letto 1248 volte)